13:15 venerdì 29 Luglio 2016

Effetto Brexit: investitori in fuga dai fondi azionari

A giugno, nel mese della Brexit, gli investitori in Europa hanno preferito allontanarsi dagli asset più volatili, scatenando un’ondata di riscatti dalle categorie di fondi percepite come più rischiose. A renderlo noto un’analisti di Morningstar Asset Fund Flows con i dati a fine giugno.

“I più colpiti sono stati i fondi azionari con deflussi netti pari a 21,3 miliardi di euro solo nel mese di giugno. I fondi azionari indicizzati hanno invece registrato riscatti per 760 milioni di euro.

I comparti obbligazionari, quelli monetari e quelli sui metalli preziosi, che tipicamente sono considerati i porti sicuri in tempi di crisi e shock finanziari, hanno beneficiato di questa fuga dagli azionari meno rispetto a quello che ci saremmo aspettati. Nel complesso, i comparti del reddito fisso hanno raccolto 4 miliardi di euro, mentre le strategie alternative hanno registrato flussi netti per 1,6 miliardi di euro (un risultato più contenuto se comparato al risultato del mese scorso). I fondi legati alle commodity hanno invece mantenuto invariato il livello di maggio.

Qui, gli altri punti chiave del Morningstar Asset Fund Flow sono:

–  I fondi a lungo termine hanno perso 15,4 miliardi a giugno, spingendo i flussi netti da inizio anno in territorio negativo.

–    Le strategie azionarie specializzate sulle Borse europee (Morningstar Europe Large cap Blend Equity) sono quelle che hanno sofferto di più, con riscatti netti per 2.8 miliardi di euro nel mese.

–   Eurizon Capital si è posizionata in testa alla classifica  come migliore società di gestione in Europa per raccolta netta a giugno, pari a 1,1 miliardi di euro.

–  M&G Optimal Income (in particolare la classe coperta in Euro) ha perso in dodici mesi circa il 40% di asset a causa dei deflussi.

–  Tra i più grandi fondi europei, DWS Top Dividende (Morningstar Analyst Rating Silver) ha registrato il miglior risultato in termini di flussi netti in entrata (200 milioni di euro)”.

Ali Masarwah, EMEA Editorial Director di Morningstar, ha così commentato:

“Le vendite nette delle categorie dei fondi hanno mostrato che il timore di maggio si è trasformato in indecisione a giugno, con gli investitori allontanandosi dai comparti azionari più rischiosi e prediligendo il reddito fisso. Per quanto rigurda i fondi specializzati sul Regno Unito, le categorie obbligazionarie e bilanciate hanno vissuto un mese molto critico. Le categorie Global High Yield e Global Corporate Bond GBP Hedged hanno subito le maggiori perdite, lasciando sul terreno il 7,85% e il 3,99% dei loro asset, rispettivamente. Deflussi più moderati nei comparti azionari specializzati sull’area: solo quattro categorie su sette hanno registrato riscatti superiori alle sottoscrizzioni a giugno, con i fondi azionari UK Mid cap tra i più penalizzati (1,36% di asset persi dall’inizio di giugno).

Breaking news

17:37
Piazza Affari in rosso con Wall Street dopo i nonfarm payrolls

Chiusura negativa per le borse europee in scia all’apertura negativa di Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro americano

16:03
Wall Street in lieve calo:

Wall Street chiude in ribasso dopo la pausa per commemorare l’ex presidente Jimmy Carter. Il rapporto sull’occupazione di dicembre supera le aspettative, con 256.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione in calo al 4,1%. Gli indici principali, tra cui Dow Jones e Nasdaq, registrano perdite.

15:26
Occupazione negli USA: a dicembre 256.000 nuovi posti di lavoro

Nel mese di dicembre, gli Stati Uniti hanno registrato un incremento occupazionale di 256.000 posti di lavoro, superando le previsioni degli analisti che si aspettavano 155.000 nuovi impieghi. Questo segna il 48esimo mese consecutivo di crescita positiva, con un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%.

13:31
Il Gruppo Mondadori completa l’acquisizione di A.L.I.

Il Gruppo Mondadori, tramite Mondadori Libri, ha acquisito il rimanente 25% di A.L.I., portando la sua partecipazione al 100%. L’operazione è stata conclusa esercitando un’opzione call prevista dal contratto del maggio 2022. Il prezzo provvisorio dell’acquisizione è di 12,2 milioni di euro, basato sull’EBITDA medio 2023-2024 e sulla posizione finanziaria netta positiva della società al 31 dicembre 2024.

Leggi tutti