Effetto DBRS su banche italiane. A Piazza Affari sell sui titoli
Effetto DBRS sui titoli delle banche italiane. La decisione dell’agenzia canadese di togliere la A all’Italia, e di abbassare il rating a “BBB” alimenta i timori sulla capacità del paese di approvare nuove riforme, sulla sua fragile economia e sui problemi che affliggono il suo settore bancario.
La decisione di DBRS implica che ora le banche italiane dovranno presentare maggiori garanzie – e quindi saranno gravate da costi maggiori – nella richiesta di finanziamenti alla BCE.
Sul Ftse Mib di Piazza Affari vendite su Banco BPM -2,16%, Bper Banca -0,75%, Intesa SanPaolo -1,14%, Ubi Banca -1,42%, UniCredit -2,62%, mentre il titolo MPS rimane sospeso dalle contrattazioni.
Occhio a come i titoli MPS hanno performato nell’arco degli ultimi 12 mesi. Perdita monstre soprattutto per MPS, crollata di oltre -83%. UniCredit -41%, mentre ha limitato le perdite Intesa SanPaolo -12% circa.
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Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola