Effetto Fed sull’azionario. Niente taglio tassi: futures Wall Street cauti, borse Asia contrastate
Effetto Fed su Wall Street: ieri chiusura in rosso per i principali indici azionari Usa dopo la diffusione delle minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale Usa guidata da Jerome Powell.
Dai verbali è emerso che i partecipanti del Fomc si sono trovati d’accordo a lasciare i tassi sui fed funds Usa invariati al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, come annunciato il 1° novembre scorso.
Nei verbali della Fed si legge che “l’inflazione ha moderato il passo nel corso dell’ultimo anno, ma rimane elevata e superiore all’obiettivo (della Fed) del 2%”.
“Un periodo di crescita del Pil inferiore al potenziale e un ulteriore rallentamento delle condizioni del mercato del lavoro sono probabilmente necessari per far scendere ancora l’inflazione”.
Dalle minute non è emerso alcun riferimento alla possibilità che la Fed inizi a tagliare i tassi, fattore che deprime il sentiment sui mercati azionari globali.
A Wall Street l’attenzione è rivolta anche alla pubblicazione della trimestrale di Nvidia.
Sebbene i numeri sull’utile netto e il fatturato siano in forte rialzo, il titolo sconta la cautela del produttore americano di chip, che ha parlato dell’impatto negativo sul trimestre in corso delle restrizioni alle esportazioni Usa di chip verso la Cina che sono state imposte dall’amministrazione Biden.
Le azioni Nvidia sono così sotto pressione nelle contrattazioni afterhours di Wall Street.
Contrastate le borse asiatiche. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è in rialzo dello 0,35% circa, la borsa di Hong Kong sale dello 0,11%, Shanghai -0,21%. La borsa di Seoul mette a segno un rialzo dello 0,12%, mentre Sidney perde lo 0,07%.
Alle 6.55 ora italiana i futures sul Dow Jones salgono dello 0,05%, i futures sullo S&P 500 perdono lo 0,04%, mentre i futures sul Nasdaq arretrano dello 0,15%.
Ieri, a seguito della diffusione delle minute della Fed, il Dow Jones Industrial Average ha perso 62,75 punti (-0,18%), a 35.088,29 punti, lo S&P 500 è arretrato dello 0,20%, a 4.538,19, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,59% a quota 14.199,98.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.