Effetto FED sulle borse europee: avvio negativo
Le Borse europee avviano in calo la prima seduta della settimana. I mercati scontano una Fed più “falco” del previsto e la conseguente minore appetibilità degli asset più rischiosi. Così il FTSE MIB -0,44% di Piazza Affari è debole, ma regge il colpo nonostante lo stacco cedola di 7 big, che incide in negativo per uno 0,23%.
In calo Parigi (-0,67%), Francoforte (-0,37%), Londra (-0,54%) e Madrid (-0,67%).
Si attende, intanto, l’intervento della presidente della Bce Christine Lagarde doppio appuntamento per la presidente della Bce Christine Lagarde in Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo ed il dibattito tra il presidente della Fed di Saint Louis, James Bullard, e il presidente della Fed di Dallas, Robert Kaplan.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.