Effetto guerra Ucraina e sanzioni Russia: JP Morgan taglia outlook su Pil area euro e Usa
“Al momento i nostri economisti ritengono che l’area euro, fortemente dipendente dal petrolio e dal gas della Russia, assisterà a una crescita del 2% circa nel 2022, rispetto all’elevato ritmo del 4,5% che avevamo previsto appena sei settimane fa”. E’ quanto ha scritto nella sua lettera annuale agli azionisti il ceo del colosso bancario Usa, Jamie Dimon, parlando degli effetti della guerra tra la Russia e l’Ucraina sull’economia mondiale.
“I nostri economisti stimano invece che l’economia Usa si espanderà del 2,5%, rispetto al +3% da noi precedentemente atteso. Ma avverto che queste stime si basano su una view piuttosto statica della guerra in Ucraina e delle sanzioni ora effettive”.
Il quadro potrebbe dunque mutare a seconda degli sviluppi della guerra (e anche delle sanzioni).
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.