Effetto Referendum: mercati Asia giù, euro al minimo in 20 mesi
L’euro ha testato i minimi in 20 mesi nelle contrattazioni dei mercati asiatici, con gli investitori scossi dalla vittoria del NO al referendum costituzionale con cui gli italiani hanno bocciato le riforme del premier Matteo Renzi. Sulla borsa di Tokyo, l’indice Nikkei ha terminato la sessione in flessione dello 0,82%, o -151,09 punti, a quota 18.274,99 punti, mentre il Kospi della borsa di Seoul ha ceduto -0,37%.
La vittoria del NO al referendum costituzionale ha portato l’euro a perdere terreno contro le 16 principali valute a livello globale subito dopo i primi ext poll.
L’euro ha poi ridotto le perdite dopo il discorso proferito da Renzi da Palazzo Chigi. Nei confronti del dollaro è scivolato fino a -1,1%, a $1,0548, ma ancora prima aveva perso -1,5%, a $1,0506, al minimo dal 16 marzo del 2015.
Tra gli indici di borsa asiatici, Sidney -0,80%, Shanghai -1,20%.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.