Effetto Russia-Ucraina: Bce taglia outlook Pil euro: +3,7% in 2022, +2,8% in 2023, +1,6% in 2024
La Bce ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita del Pil dell’Eurozona, a causa degli effetti della guerra in corso in Ucraina, esplosa con l’invasione del paese da parte della Russia di Vladimir Putin. Nel 2022 il Pil dell’Eurozona è atteso in rialzo del 3,7%, rispetto al +4,2% previsto nell’outlook di dicembre. Per il 2023 la banca centrale prevede una crescita del 2,8%, rispetto al +2,9% di dicembre. Per il 2024 le stime sono state lasciate invariate a una espansione pari a +1,6%.
Come da attese, la Bce ha annunciato oggi di aver lasciato invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%.
Eventuali adeguamenti dei tassi di interesse di riferimento avverranno “qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti del Consiglio direttivo nell’ambito dell’Asset Purchase Programme (APP) e saranno graduali.
Il Consiglio direttivo dela Bce ha comunicato oggi anche il programma di acquisto del suo Asset Purchase Programme (APP) per i prossimi mesi, che verrà ridotto più velocemente di quanto inizialmente ritenuto, a conferma di come la banca centrale sia sempre più preoccupata dell’accelerazione dell’inflazione nell’area euro, più che delle conseguenze negative del conflitto tra Russia e Ucraina sull’economia.
Gli acquisti netti mensili nell’ambito dell’APP ammonteranno a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno.
“La calibrazione degli acquisti netti per il terzo trimestre dipenderà dai dati e rifletterà la sua valutazione in evoluzione delle prospettive”, spiega la Bce.
La precedente tabella di marcia prevedeva 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e 30 miliardi nel terzo trimestre.
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