Egitto, almeno 235 vittime in attacco a una moschea nel Sinai
Nella mattina di venerdì, alcune esplosioni nella moschea di Bir al-Abed, nel nord della penisola egiziana del Sinai, hanno provocato almeno 235 morti e più di 120 feriti. Secondo i funzionari nazionali, si tratta dell’attacco più letale in Egitto da due anni. I terroristi avrebbero utilizzato bombe artigianali collocate attorno al luogo di culto, esplose all’uscita dalla preghiera, e avrebbero poi sparato sulla folla.
Colpite anche le ambulanze che trasportavano via i feriti. Gli attentatori non sono ancora stati identificati ma si sospetta l’azione di gruppi islamisti attivi nella zona. La moschea colpita è conosciuta per la sua collaborazione con le forze armate nella lotta contro l’Isis. Il presidente dell’Egitto Al-Sisi ha promesso che “i martiri” saranno vendicati. Il governo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha specificato che l’Egitto può conti sull’Italia contro l’estremismo.
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