Elezioni Francia, premier Valls si candida alle primarie dei Socialisti. Lo rimpiazza Cazeneuve
Il premier francese Manuel Valls lascia il suo incarico al governo Hollande per potersi candidare alle primarie del partito Socialista. Le due tornate elettorali si svolgeranno il 22 e il 29 gennaio. Il partito al governo spera di potere scegliere un candidato in grado di ricompattare il centro sinistra, con l’obiettivo di superare il primo turno alle presidenziali di fine aprile. Al momento i sondaggi danno vittoriosi i candidati del Front National e del Partito Repubblicano, Marine Le Pen e Francois Fillon, che si sfiderebbero dunque il 7 maggio per la presidenza.
Valls ha ufficializzato la sua posizione, diventata un’evidenza dopo la decisione di Hollande, uno dei presidenti meno popolari della storia del paese, di non ricandidarsi. L’ormai ex primo ministro aveva già fatto capire che voleva presentarsi alle elezioni presidenziali: “Per me è venuto il tempo di andare più avanti nel mio impegno politico. Non voglio che la Francia riviva il trauma del 2002, con l’estrema destra al secondo turno delle presidenziali”.
Allora il partito Socialista rappresentato dal suo leader Jospin perse al primo turno e la destra xenofoba, protezionista e anti europeista di Jean-Marie Le Pen andò a sfidare il centro destra di Jacques Chirac al secondo turno. Il presidente Hollande intanto a iniziato a definire il rimpasto di governo, partendo dalla stessa figura di primo ministro. A essere nominato primo ministro è il capo degli Interni Bernard Cazeneuve, cui ora spetterà la formazione del nuovo governo.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.