Elezioni Francia: sondaggi danno Macron in testa su Le Pen, ma l’euro ripiega
Gli ultimi sondaggi Ipsos danno il candidato centrista filo europeista Emmanuel Macron int testa con il 24% dei consensi nel primo round delle presidenziali, mentre Marine Le Pen insegue a due lunghezze di distanza. Al terzo e quarto posto ci sono Francois Fillon (20%) e Jean-Luc Mélenchon (19%).
Sui mercati negli ultimi scambi prima del primo turno delle elezioni presidenziali di domenica, gli investitori si stanno posizionando sulla difensiva sul valutario: l’euro si sta indebolendo contro tutte le principali valute rivali e al momento quota 1,0695 dollari.
Lo yen, bene rifugio per eccellenza sul Forex, viene preferito ad altre divise, mentre anche Ilf ranco svizzero prosegue il suo momento positivo rispetto alla moneta unica. L’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale sta spingendo qualche investitore a coprirsi dal rischio di una sorpresa negativa nel voto di domenica. I ribassi potrebbero farsi ancora più intensi verso la fine di seduta.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.