Elezioni in Spagna, sondaggi: su i Socialisti di Sanchez, si sgonfia Podemos
Il Psoe, il partito socialista spagnolo guidato da Pedro Sanchez, raccoglierebbe poco più del 27% dei consensi in vista delle prossime elezioni del 28 aprile, contro il 22,7% registrato nella precedente tornata del 2016. Lo rivela l’ultimo sondaggio pubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais. Il Partido Popular (PP) sconterebbe un drastico calo all’19%, dal 33% delle ultime elezioni. Cresce anche Vox il partito di estrema destra che entra per la prima volta in parlamento con il 10% dei seggi. In ascesa anche i liberali di Ciudadanos, che passerebbero al 17,7%, contro il 13,1% delle elezioni del 2016. Si sgonfia, invece, Podemos e gli alleati della sinistra più radicale, con il 12,3% dei consensi (a fronte del 21,1% del 2016).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.