Elezioni italiane alimentano volatilità, i mercati reagiscono negativamente
Sembra che alla fine i ribassisti avranno la meglio nei mercati in Europa dopo il risultato delle elezioni italiane, da cui uscirà sulla carta un parlamento ingovernabile. Il voto è stato vinto dalle formazioni anti sistema di MoVimento 5 Stelle e Lega, senza però che nessuno – né Di Maio né il centro destra – abbia ottenuto una maggioranza. Questo alimenta l’incertezza e la volatilità sui mercati. Il PD, che nonostante il risultato storico peggiore della sua storia è arrivato secondo, passerà invece all’opposizione.
I future sulle Borse europee hanno virato in rosso quando manca un quarto d’ora all’avvio degli scambi. Il computo è di -0,7% per i contratti sull’Eurostoxx. I future sul Dax perdono più dell’1% mentre in Asia l’indice Hang Seng di Hong Kong cede il 2,1% al momento. Sul fronte obbligazionario, come era lecito attendersi i Btp soffrono e i rendimenti salgono di 9 punti base al 2,1%. Lo spread si allarga e i rendimenti decennali dei Bund scendono ai minimi di un mese con un calo di 4 punti base allo 0,6% mentre i Treasuries a 10 anni rendono 4 punti base in meno della chiusura di venerdì attestandosi al 2,818%.
Breaking news
Piazza Affari chiude in rosso con le altre borse europee, sul Ftse Mib resiste alle vendite Stm. Domani l’inflazione Usa
A Wall Street, dopo una chiusura record legata alla vittoria di Donald Trump, l’attenzione è sui dati economici imminenti per valutare l’inflazione. Il petrolio Wti registra un aumento del 1,51%, mentre il Dow Jones e lo S&P 500 segnano leggeri rialzi.
Enervit, attiva nel settore dell’integrazione alimentare sportiva, ha registrato un incremento del 12% nei ricavi consolidati nei primi nove mesi del 2024. L’Italia ha contribuito con un aumento del 9,9%, mentre le vendite all’estero sono cresciute del 20,9%. Le vendite dirette, trainate dall’e-commerce, hanno mostrato un notevole incremento del 33,2%.
Mediobanca ha annunciato l’inizio di un programma di riacquisto di azioni proprie, approvato dall’Assemblea degli azionisti e autorizzato dalla BCE. L’obiettivo è aumentare l’utile per azione e finanziare acquisizioni strategiche.