Elezioni Usa, Moody’s: primo rischio per l’economia globale
Fra i diversi rischi che sono all’orizzonte per l’economia globale il più pericoloso è quello delle elezioni americane, il cui esito non può essere ancora dato per scontato: a scriverlo è l’agenzia di rating Moody’s, che si è espressa in merito nel “Global Macro Outlook 2016-2017”. In particolare sono i profili del commercio globale e della sicurezza, che in caso di vittoria di Donald Trump potrebbero subire forti modifiche, a preoccupare Moody’s che si dice pronta “a rivedere le sue stime” a causa dei possibili impatti negativi sulla fiducia.
Mentre le stime sull’economia Usa sono state già ridimensionate dal 2 all’1,7%, migliorano le prospettive su quella cinese, con un Pil che dovrebbe crescere nel 2016 del 6,6% rispetto al precedente 6,3%.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.