Eni, a metà novembre buyback da 14,7 milioni
“Eni ha acquistato nel periodo compreso tra il 18 e il 22 novembre 2019 n. 1.053.691 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 14,042794 euro per azione, per un controvalore complessivo di 14.796.765,24 euro nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea di Eni del 14 maggio 2019, già oggetto di informativa ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob 11971/1999″, lo ha comunicato la società in una nota.
“Dall’inizio del programma, Eni ha acquistato n. 25.482.568 azioni proprie (pari allo 0,70% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 357.258.746,03 euro. A seguito degli acquisti effettuati fino al 22 novembre 2019, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Eni detiene n. 58.527.765 azioni proprie pari all’1,61% del capitale sociale”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
