Eni, bond in dollari: collocati con successo 2 miliardi
Emissione obbligazionaria collocata con successo per Eni sul mercato americano, che ha concluso l’operazione mercoledì raccogliendo in totale 2 miliardi di dollari. Le due tranche hanno durata di 5 e 10 anni con tasso fisso a 4 e 4,750%. I bond in dollari mancavano da anni al Cane a sei zampe, ma il riscontro da parte di assicurazioni, fondi pensione e fund managers è stato molto buono, con richieste per 10 miliardi di dollari.
“I proventi delle emissioni saranno utilizzati per i fabbisogni ordinari di Eni. Con tale operazione Eni ha proseguito l’attività di ribilanciamento della composizione valutaria del proprio portafoglio obbligazionario”, ha comunicato l’azienda.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.