Eni, De Scalzi: prezzi petrolio restano bassi ma saliranno a $70
“Dopo due anni di bassi investimenti e di sfiducia nell’industria del petrolio a livello globale, ora ci aspettiamo un lento aumento dei prezzi del petrolio fino a 70 dollari al barile nel 2020. Nonostante ciò, continueremo ad avere un approccio prudente e terremo la nostra capex cash neutrality (il finanziamento degli investimenti con cassa) sotto i 45 dollari al barile in media nei quattro anni di Piano. La flessibilità finanziaria garantirà la sostenibilità della nostra politica di remunerazione in uno scenario dei prezzi del petrolio bassi e ci permetterà di cogliere le opportunità che si presenteranno se lo scenario economico migliorerà”. Lo ha detto Claudio De Scalzi, numero uno di Eni, in occasione dell’aggiornamento del piano industriale 2017-2020.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.