Eni fa il pieno di cash, decima nella classifica Moody’s tra le società Emea
Aumenta la quota di cash detenuta nelle casseforti delle società non finanziarie nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). Secondo uno studio di Moody’s le dieci società con la maggiore liquidità nell’area EMEA hanno registrato un aumento del 30% nel 2018, fino a 260 miliardi di euro, con una forte presenza – sette sulle prime dieci – del settore oil.
In testa alla classifica spicca il colosso energetico Saudi Aramco, con 42,885 miliardi mentre la prima delle italiane – decima nella classifica – è Eni con 17,388 miliardi. Al secondo posto, dopo Saudi Aramco, si posizione la tedesca Volkswagen con 37,545 miliardi seguita dalla francese EdF (con 34,198 miliardi). Alle loro spalle altre due compagnie petrolifere, Total (25,998 miliardi) e Royal Dutch Shell (23.392 miliardi).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.