Eni in perdita? AD Descalzi: malgrado crollo petrolio, ottime plusvalenze
Nonostante il petrolio sia crollato del 65% e il gas del 45%, Eni è riuscita a “fare ottime plusvalenze nelle vendite”, sul modello della dual exploration, ed è stata l’unica impresa che ha abbassato il debito. A esprimere il concetto è stato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, nel corso di un’intervista rilasciata a margine dell’assemblea degli azionisti del gruppo petrolifero, e in risposta all’osservazione sulla perdita di bilancio, che è stata superiore a 1 miliardo nel 2016.
“Siamo partiti con un leverage del 25% a fine 2013 e abbiamo finito con meno del 20% in tre anni, aumentando la cassa operativa e riducendo gli investimenti del 37%. Se questi non sono risultati eccezionali…”, ha concluso il manager.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.