Eni, maxicorruzione in Nigeria: Descalzi e Scaroni rischiano di andare a processo
I pm che indagano sul caso di corruzione internazionale che vede coinvolta l’Eni in Nigeria hanno chiesto il rinvio a giudizio per l’ad Claudio Descalzi e il suo predecessore, Paolo Scaroni, i quali ora rischiano di finire sotto processo. I fatti si riferiscono al miliardo e 92 milioni di dollari che Eni avrebbe sborsato in cambio della concessione Opl-245 da parte del governo nigeriano. Grazie a quest’operazione sarebbe stato possibile avviare l’esplorazione petrolifera al largo del Paese africano. Secondo gli inquirenti l’importo pagato da Eni avrebbe raggiunto l’intero valore della commessa in questione.
Il titolo Eni sottoperforma a Piazza Affari con un calo del 2,11% a 13,9 euro.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.