Eni: nel terzo trimestre è boom di utili
Terzo trimestre in forte crescita per Eni, che ha mostrato un aumento dei ricavi del 26% su base annua a 19,7 miliardi. L’utile operativo adjusted è più che triplicato a 1.388 milioni, battendo nettamente le attese degli analisti che lo avevano previsto a 1.020 milioni (+36% vs consensus).
L’utile netto dei soci adjusted è balzato a 1.388 milioni rispetto ai 229 milioni rilevati l’anno precedente, battendo le attese degli analisti (+36% vs consensus).
La produzione nel trimestre si è attestata a 1.803 kboe/d, in linea con il 3Q17 ma leggermente al di sotto delle stime. Infine, a livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 9 miliardi, in calo di 1,91 miliardi rispetto alla fine del 2017.
Breaking news
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.
Nella settimana conclusasi il 3 gennaio 2025, le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti hanno segnato un calo del 3,7%. L’indice di rifinanziamento è aumentato dell’1,5%, mentre le nuove domande sono diminuite del 6,6%. La Mortgage Bankers Association ha reso noto l’aumento dei tassi sui mutui trentennali al 6,99%.