Eni riduce perdita a 1,464 miliardi. De Scalzi: confermiamo dividendo crescente
Eni ha terminato il 2016 riducendo in modo significativo la perdita di bilancio rispetto al 2015. La perdita scende a 1,464 miliardi rispetto a quella di 8,778 miliardi nel 2015.
Nel quarto trimestre il colosso guidato dall’AD Claudio De Scalzi ha riportato invece un utile netto per un valore di 340 milioni.
Su base adjusted, l’utile netto del quarto trimestre è stato di 0,46 miliardi, mentre quello dell’intero anno è stato pari a -0,34 miliardi.
Nel 2016 la produzione Eni è stata di 1,76 milioni di barili al giorno su base annua, in linea con il 2015 nonostante il fermo in Val d’Agri.
Prosegue la serie record di successi nell’esplorazione: scoperte risorse per 1,1 miliardi di boe nel 2016 a un costo di esplorazione unitario di 0,6 dollari/boe. Le risorse esplorative scoperte negli ultimi 3 anni ammontano a 3,4 miliardi di boe, per un costo unitario di 1 dollari/boe.
“Previste nel prossimo futuro attività esplorative in nuove promettenti licenze”, si legge nel comunicato.
Così il numero uno di Eni, l’amministratore delegato Claudio Descalzi commentando i risultati del 2016:
“Su queste basi proporremo alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,8 per azione sul risultato 2016 e confermiamo per il futuro la nostra politica di remunerazione crescente in funzione dell’atteso miglioramento dello scenario e degli utili”.
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