ERG: promossa da MSCI al rating ESG “AAA”
ERG è stata promossa da MSCI, una delle principali società di ricerca sulle performance aziendali in ambito ESG (ambientali, sociali e di governance), al rating “AAA”, in miglioramento rispetto al rating “AA” del 2022, facendola rientrare nella categoria “Leader”.
ERG si è collocata tra le migliori 18 Utilities a livello internazionale, tra le 138 del settore analizzate da MSCI per le performance ESG, e le circa 2900 aziende esaminate a livello globale. ERG, inoltre, risulta tra i Top Performer ESG Identity, all’interno dell’ “Integrated Governance Index 2023”, l’indice che verifica il grado di integrazione dei fattori ESG nelle strategie aziendali, ponendola tra le best practice italiane in tema di corporate governance.
Il Gruppo ha raggiunto la quarta posizione, in netto miglioramento rispetto alla decima registrata lo scorso anno.
Due riconoscimenti che premiano il Piano Industriale 2022-2026 con il quale il Gruppo conferma il modello “pure renewable” attraverso importanti investimenti nell’eolico e solare e l’ambizioso obiettivo di raggiungere una capacità installata di 5GW nel 2027. Per il miglioramento del rating e l’inclusione nell’indice è risultata inoltre fondamentale la scelta di ERG di porre l’ESG al centro della propria strategia per mantenere un ruolo da protagonista nel processo di transizione energetica equo ed inclusivo.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.