ESG: Tabula lancia primo Etf obbligazionario green
Il provider di ETF Tabula Investment Management Limited (“Tabula”) ha lanciato il primo ETF obbligazionario al mondo in linea con l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Il Tabula EUR IG Bond Paris-aligned Climate UCITS ETF (the “ETF”) offre un’esposizione alle obbligazioni investment grade Europee di società con emissioni di gas serra inferiori del 50% rispetto al mercato e un trend di decarbonizzazione annuale pari ad almeno 7%. L’ETF effettua un robusto screening ESG, con l’esclusione di obbligazioni di società che violano le “norme sociali” (sui diritti umani e sul lavoro, ad esempio), di quelle che vendono armi e tabacco e di quelle che causano danni ambientali significativi.
Il gruppo stima che, nel 2021, i criteri ESG passeranno da essere uno dei tanti trend d’investimento ad essere un parametro fondamentale nella costruzione del portafoglio, anche a seguito dei cambiamenti nella legislazione europea che legislerà sempre più questo aspetto.
Ugualmente i fondi a impatto sostenibile (impact investing) assumeranno un ruolo sempre più centrale nell’universo ESG. I benchmark in linea con l’accordo di Parigi diventeranno probabilmente un’allocazione fondamentale per gli investitori che vogliono partecipare all’importante lotta al cambiamento climatico. Ad oggi, non esistono fondi obbligazionari a gestione passiva o ETFs che offrano questo tipo di esposizione. Tabula è il primo fornitore di ETF ad essersi rivolto verso questa opportunità.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.