Esponente Fed: rialzo tassi deve diventare “sistematico”
Esther George, la presidente della Fed di Kansas City, ha sottolineato che il rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana “deve diventare sistematico“, dal momento che le aspettative sull’inflazione a cinque anni (contratti swap forward) tendono verso l’alto, anche se rimangono ancora su livelli abbastanza contenuti (2,48%). Dopo le parole pronunciate al Congresso ieri da Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, una stretta monetaria a dicembre viene data per scontata dai mercati. Nel 2016 George è una esponente con diritto di voto del comitato di politica monetaria della banca centrale.
L’elezione contro pronostico di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha mandato in confusione il mercato dei bond, in particolare in Usa anche se non unicamente in tale regione. Secondo un’analista tecnica, Louise Yamada, la storia degli ultimi 200 anni insegna che i tassi dei titoli di stato americani non possono che salire dai livelli attuali. La media degli ultimi 200 anni è di oltre il 5,18%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.