Eurizon entra nel Fintech grazie alla partnership con Oval Money
Eurizon si lancia nel fintech. La società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo, annuncia l’avvio della partnership con Oval Money, startup fintech italoinglese attiva nel mondo del risparmio e dei servizi dei pagamenti digitali, a seguito di un investimento diretto di minoranza della SGR nel capitale della società.
L’iniziativa – si legge nella nota – consentirà a Eurizon di attivare un nuovo motore di sviluppo, digitale e semplificato. Attraverso la nuova partnership, infatti, Eurizon disporrà di un canale di distribuzione destinato a una fascia di clientela complementare rispetto a quella delle reti tradizionali. Un canale che tenderà a rappresentare un importante fattore di crescita e attraverso il quale potranno essere sviluppate ulteriori iniziative digitali per la gestione della clientela italiana ed estera. Tommaso Corcos, Amministratore Delegato di Eurizon, ha dichiarato:
“Osservando i trend di mercato, rileviamo una presenza crescente di startup nel fintech, di cui una parte consistente focalizzate proprio sul settore dell’Asset Management. L’innovazione tecnologica può essere considerata una sfida o addirittura una criticità; per noi rappresenta un’opportunità da cogliere e la creazione di questa nuova partnership nel risparmio gestito è un importante passo in questa direzione. Oval Money è una realtà dinamica e innovativa i cui fondatori rappresentano delle eccellenze e con i quali condividiamo passione e valori, che sono per noi la base per avviare nuove collaborazioni grazie allo sviluppo di prodotti dedicati a segmenti di clientela che utilizzano anche piattaforme digitali per i propri investimenti.
Breaking news
Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.