Eurizon (Intesa Sanpaolo): utile semestrale balza a 393,7 mln
Eurizon, società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail, private e istituzionale, ha approvato i risultati al 30 giugno 2021 che evidenziano un utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) di 393,7 milioni di euro (+ 45%), margine da commissioni a 595 milioni (+32,7%) e cost/income ratio sceso al 14,8%, rispetto al livello di 19,7% di fine giugno 2020. Positivi i dati di raccolta: 1,8 miliardi i flussi netti combinati per il semestre. I soli fondi aperti hanno registrato nei sei mesi ingressi netti per 3,7 miliardi da inizio anno, con il contributo maggiore derivante dai bilanciati (+ 2,3 miliardi), seguiti dagli azionari (+ 2 miliardi) e dagli obbligazionari (+ 857 milioni).
Dal 1° luglio è efficace la fusione di Eurizon con Pramerica SGR, la società di asset management acquisita da Intesa Sanpaolo a seguito dell’Opas sul Gruppo Ubi Banca. Il valore del patrimonio gestito (Asset Under Management – AUM) combinato delle due realtà è di 425,8 miliardi di euro, in crescita di circa 8,7 miliardi da inizio anno grazie all’effetto congiunto di buoni risultati di raccolta e andamento dei mercati.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.