Euro mostra i muscoli contro il dollaro, sfonda quota $ 1,16 per la prima volta in due anni
L‘euro prosegue sulla via dei rialzi sul dollaro imboccata nelle precedenti sedute. La moneta unica, per la prima volta dal 16 ottobre 2018 quando aveva toccato gli 1,1622 dollari, è tornata sopra 1,16 dollari e passa di mano a 1,1613 dollari, contro gli 1,1569 della chiusura di ieri.
Il biglietto verde, ai minimi in 22 mesi su un paniere delle principali valute, si avvia a chiudere il mese peggiore dall’inizio del 2018 (il Dollar Spot Index è in calo finora del 2,4% in luglio).
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.