15:44 venerdì 29 Gennaio 2016

Euro si indebolisce dopo dati su Pil Usa, scambia su livelli chiave

Dopo la pubblicazione dei dati macro sul Pil Usa l’euro ha intrapreso con decisione la strada dei ribassi. Il cambio tra moneta unica e biglietto verde viaggia in calo dello 0,8% a 1,0855 dollari al momento.

Il mercato reagisce alla delusione dell’economia americana comprando dollari (nonostante i futures sui Fed Funds non scontino rialzi dei tassi nel 2016 e due soli incrementi da 25 punti base da qui al 2017) e i commentatori parlano di ‘panic buying’ di dollari.

Con lo scivolone l’euro ora sta testando la media mobile 50 giorni ed è tornato a scambiare sotto i livelli precedenti l’apertura di Mario Draghi, governatore della Bce, alla possibilità di nuovi interventi a marzo, che avevano penalizzato la moneta unica.

Breaking news

12:32
Cina, borse in leggero rialzo: Shanghai chiude a +0,44%

Le azioni cinesi hanno chiuso in moderato rialzo, supportate da una riduzione imprevista dei tassi di interesse a breve termine e da una forte iniezione di liquidità. L’attesa conferenza stampa del governatore della Banca centrale potrebbe annunciare ulteriori misure di sostegno.

12:09
E20, indice Pmi Hcob registra contrazione a 48,9 punti

A settembre, l’indice Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 44,8 punti, segnando il livello più basso degli ultimi 9 mesi. Anche l’indice composito della produzione è diminuito, passando da 51 a 48,9 punti, tornando in territorio di contrazione. L’indice Pmi dei servizi è calato a 50,5 punti. Secondo Cyrus de la Rubia di Hcob, l’Eurozona si avvia verso la stagnazione economica.

11:53
Italia, Istat rivede al ribasso le stime del Pil 2023: crescita dello 0,7%

L’Istat ha rivisto al ribasso la crescita del Pil per il 2023, ora stimata allo 0,7%. I dati aggiornati mostrano anche una crescita del Pil del 4,7% nel 2022 e dell’8,9% nel 2021.

10:47
Oro, quotazioni in rialzo nei mercati asiatici: nuovi record raggiunti

I prezzi dell’oro nei mercati asiatici continuano a salire, stabilendo nuovi record. Le quotazioni spot hanno raggiunto i 2.631,19 dollari, mentre i future sono arrivati a 2.655,80 dollari, superando la soglia dei 2.600 dollari l’oncia. Questa crescita è sostenuta dalla riduzione dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e da diversi fattori geopolitici ed economici.

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