Eurogruppo a Bratislava: la Grecia torna a essere un problema
Era da un po’ che non se ne parlava. Ma nella riunione dell’Eurogruppo che si è svolta oggi è tornata di nuovo tristemente protagonista: è la la Grecia, ergo l’anello debole dell’economia dell’Eurozona e dell’Ue.
Arriva l’avvertimento dell’ Unione europea, con le parole di Pierre Moscovici, commissario europeo agli Affari economici e finanziari.
Moscovici afferma che i ministri sono soddisfatti del fatto che due delle 15 “pietre miliari” concordate siano state centrate dalla Grecia. Ma il paese, avverte, è indietro nel processo delle riforme da attuare.
“Le altre 13 non rispettano i tempi o non sono in corso. Ci sono progressi, ma è necessario che vengano completati. Insistiamo che il lavoro venga svolto, in quanto necessario. E le autorità della Grecia sapranno che le attendiamo, per una questione di fiducia e efficienza”.
Parla anche Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, sulla necessità che la Grecia velocizzi il processo concordato con l’Ue.
“C’è bisogno di assistere a ulteriori progressi e raccomandiamo caldamente al governo della Grecia di velocizzare il processo”.
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