Eurozona, dopo cinque mesi torna la deflazione
Per la prima volta in cinque mesi l’area euro è tornata in deflazione. Dopo i dati deludenti sui prezzi al consumo in Francia e Germania della scorsa settimana era nell’aria che l’area euro fosse finita in una fase di tassi di inflazione sotto zero.
I prezzi sono scesi dello 0,2% in febbraio. I dati pubblicati da Eurostat sono inferiori alle attese: è la prima lettura sotto zero da settembre.
Come era lecito attendersi, a pesare sull’indice generale è stata la componente energetica ma anche altre aeree dell’economia hanno registrato tassi di inflazione molto deboli. L’indice di inflazione ‘core’, che non tiene conto degli elementi più volatili quali cibo ed energia, è calata di appena a un livello di appena lo 0,7% a febbraio, dopo l’1% di gennaio.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.