Eurozona: confermata frenata di fine anno, Pil quarto trimestre 2019 a +0,1%
La crescita economica della zona euro ha rallentato, come previsto, negli ultimi tre mesi del 2019, sotto il peso della contrazione mostrata in Francia e in Italia e la stagnazione in Germania.
L’ufficio statistico dell’Unione Europea, Eurostat, ha confermato oggi che il PIL nei 19 paesi che condividono l’euro è cresciuto dello 0,1% trimestre su trimestre nel periodo ottobre-dicembre (+0,3% nel trimestre precedente), come annunciato il 31 gennaio, con un progresso delo 0,9% su base annua (rivisto al ribasso dall’1% stimato in precedenza).
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.