Eurozona: inflazione a marzo (preliminare) balzata al 7,5%, oltre le attese. E’ record
Balzo record e maggiore del previsto dell’inflazione nell’Eurozona. Secondo la lettura preliminare fornita dall’Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea, l’inflazione nella zona euro si è attestata a marzo al 7,5% su base annua, contro il 5,9% di febbraio. Gli analisti si aspettavano un aumento intorno al 6,6%. Si tratta del livello più alto mai registrato prima da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1991.
Per quanto riguarda le componenti principali dell’inflazione, la spinta maggiore arriva dall’energia (44,7%, rispetto al 32,0% di febbraio), seguito da cibo, alcol e tabacco (5,0%, rispetto a 4,2% a febbraio).
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.