Eurozona: manifattura perde colpi, crescita più lenta da due anni
Il settore manifatturiero europeo cresce anche se al ritmo più lento da due anni. Lo mette in evidenza l’indagine di Ihs Markit relativa al mese di settembre da cui emerge che l‘indice finale Pmi settore manifatturiero è diminuito a 53,2, quasi invariato rispetto alla precedente stima flash di 53,3 e in discesa da 54,6 di agosto. Quota 50 rappresenta lo spartiacque tra la fase di espansione e recessione.
Nello stesso mese, il pmi manifatturiero tedesco è sceso infatti a 53,7 da 55,9 di agosto ai minimi da 25 mesi a causa del più forte calo delle esportazioni di ordini in oltre cinque anni. Secondo l’indagine di Ihs Markit i livelli di produzione hanno mostrato il loro minimo da aprile 2016, mentre la fiducia delle imprese verso le prospettive per l’anno è la più severa da oltre tre anni.
In discesa anche l’indice Pmi manifatturiero francese, che scende a 52,5 da 53,5 di agosto con la produzione ai minimi da due anni. Il dato è inferiore alle attese.
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Chiusura negativa per le borse europee in scia all’apertura negativa di Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro americano
Wall Street chiude in ribasso dopo la pausa per commemorare l’ex presidente Jimmy Carter. Il rapporto sull’occupazione di dicembre supera le aspettative, con 256.000 nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione in calo al 4,1%. Gli indici principali, tra cui Dow Jones e Nasdaq, registrano perdite.
Nel mese di dicembre, gli Stati Uniti hanno registrato un incremento occupazionale di 256.000 posti di lavoro, superando le previsioni degli analisti che si aspettavano 155.000 nuovi impieghi. Questo segna il 48esimo mese consecutivo di crescita positiva, con un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%.
Il Gruppo Mondadori, tramite Mondadori Libri, ha acquisito il rimanente 25% di A.L.I., portando la sua partecipazione al 100%. L’operazione è stata conclusa esercitando un’opzione call prevista dal contratto del maggio 2022. Il prezzo provvisorio dell’acquisizione è di 12,2 milioni di euro, basato sull’EBITDA medio 2023-2024 e sulla posizione finanziaria netta positiva della società al 31 dicembre 2024.