Eurozona: manifatturiero sui livelli di maggio 2020, Pmi a 43,4 punti
A giugno l’indice Pmi manifatturiero finale di giugno dell’eurozona è sceso a 43,4 punti dai 44,8 punti di maggio, mentre la stima preliminare era pari a 43,6 punti.
Per il dodicesimo mese consecutivo l’indicatore si attesta al di sotto della soglia neutra di non cambiamento di 50 punti.
Nell’insieme, si tratta del più marcato peggioramento dello stato di salute dei produttori della zona euro da maggio del 2020.
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A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
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