Eurozona, Ocse: “rischio di bassa crescita e bassa inflazione”
PARIGI (WSI) – “Il timore principale è che l’l’Eurozona resti intrappolata in un contesto di bassa crescita e bassa inflazione”. Così ha affermato l’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) nell’aggiornamento di interim delle previsioni economiche.
Il rischio per l’ente parigino è che si crei una spirale negativa con le banche e da qui scaturisce la necessità di accelerare il processo di integrazione e “parlare con una sola voce”.
“La bassa crescita crea anche un legame negativo con il settore bancario come evidenziato dai recenti crolli dei titoli azionari e obbligazionari in Europa (…) i corsi azionari delle banche europee sono finiti ai minimi vicini a quelli osservati durante la crisi del 2009″.
Nonostante alcuni paesi membri abbiano fatto qualche passo in avanti e varato riforme strutturali – così sottolinea l’Ocse – c’è lentezza in particolare sul mercato unico a cui si aggiunge il fatto che il piano Juncker ad oggi non ha dato i frutti sperati.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.