Eurozona: Pil II trimestre -12,1%, confermata prima lettura
Il prodotto interno lordo (Pil) dell’Eurozona ha evidenziato nel secondo trimestre del 2020 un crollo del 12,1% rispetto ai tre mesi prima, secondo la stima preliminare che conferma la prima lettura da parte dell’Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione europea. Il dato indica una accelerazione al ribasso dal -3,6% del primo trimestre, a causa delle misure di confinamento adottate per ridurre la diffusione del virus. Si tratta della contrazione più forte mai registrata da quando sono iniziate le rilevazioni statistiche nel 1995. Su base annua, quindi nei confronti del secondo trimestre del 2019, il Pil dell’Eurozona è sceso del 15%.
Breaking news
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.
Piazza Affari tra le peggiori d’Europa con impatto stacco divdiendi: oggi sono numerose le società del Ftse Mib impegnate nell’appuntamento cedola