Eurozona: prezzi produzione in crescita per il terzo mese consecutivo
Nel mese di novembre, l’indice dei prezzi alla produzione – tra i dati che monitorano il trend delle pressioni inflazionistiche – è salito per il terzo mese consecutivo su base mensile. A sostenere l’indicatore diffuso da Eurostat è stato soprattutto il balzo dei prezzi energetici, che ha compensato la debolezza dei prezzi per i beni di consumo.
L’Ufficio di statistica dell’Unione europea ha reso noto che i prezzi dell’area euro sono saliti dello 0,3% su base mensile e dello 0,1% su base annua.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.