Evergrande: rosso da 81 mld di dollari negli ultimi due anni
Il gruppo cinese Evergrande ha registrato una perdita complessiva di 81 miliardi di dollari nella sua relazione sugli utili, attesa da tempo, nella tarda serata di ieri.
Il promotore immobiliare più indebitato al mondo è andato in default nel 2021 e ha annunciato un programma di ristrutturazione del debito offshore a marzo, dopo aver faticato a terminare i progetti e a rimborsare fornitori e finanziatori.
Le perdite nette di Evergrande per il 2021 e il 2022 sono state rispettivamente di 476 miliardi di yuan (66,36 miliardi di dollari) e 105,9 miliardi di yuan (14,76 miliardi di dollari), a causa di svalutazioni di immobili, restituzione di terreni, perdite su attività finanziarie e costi di finanziamento, ha dichiarato la società.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.