EY: stima crescita dell’1% in Italia nel 2023
EY ha pubblicato la terza edizione dell’analisi EY Italian Macroeconomic Bulletin, che approfondisce lo scenario macroeconomico globale, europeo e italiano, con previsioni sul 2023 e 2024 in relazione a PIL, inflazione, consumi, politica monetaria e credito bancario, mercato del lavoro, investimenti pubblici e privati. In questa edizione è inoltre presente un focus sulla demografia.
In particolare, per quanto riguarda il Pil dell’Italia, le previsioni di EY indicano una crescita dell’1% nel 2023, trainata anche dall’ottima performance dei consumi privati nel primo trimestre, e dello 0,9% nel 2024.
“Stimiamo un rallentamento a partire dal secondo trimestre del 2023: dal lato della domanda, i consumi e gli investimenti soffriranno l’aumento del costo del denaro; dal lato dell’offerta la produzione industriale, che ha subito un calo nel primo trimestre, individua dei segnali di debolezza che potranno pesare nel resto dell’anno”.
L’inflazione è attesa al 6,0% nel 2023 e al 2,7% nel 2024, mentre il tasso di disoccupazione continuerà a ridursi, allontanandosi dai valori registrati nel 2020 e 2021 e scendendo sotto il livello dell’8%.
Con riferimento all’andamento demografico, continuerà a calare il tasso di natalità, che negli ultimi venti anni è passato dal 9,4% nel 2002 al 6,7% nel 2022. Preoccupante il dato sui NEET (21%), anche in confronto con il resto d’Europa (13% al 2022).
Breaking news
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.