Fabi: “Esuberi Unicredit? Dovranno essere giustificati. Basta bluff”
E’ in arrivo il piano industriale di Unicredit: vedremo le carte nel dettaglio e pretenderemo che eventuali esuberi siano, come stabilito per legge, giustificati da ristrutturazioni o riorganizzazioni del gruppo. Siamo stufi dei bluff e, se servirà, ci rivolgeremo ai magistrati. E vale per tutti, perché il taglio del costo del lavoro è stato l’unico mezzo per fare utili.
Così il segretario generale Fabi, Lando Maria Sileoni su eventuali esuberi in Unicredit.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.