Facebook non si fa intimorire da Brexit: forza lavoro aumenta del 50% a Londra
Dopo Amazon, Apple e Google è Facebook ad aumentare la presenza nella city londinese. Il social media dell’AD Mark Zuckerberg lo farà in grande stile, portando cinquecento nuovi posti di lavoro entro l’anno prossimo. Project manager, ingegneri, esperti di marketing e di vendite, analisti di dati: sono questi i ruoli principali richiesti.
L’aumento della forza lavoro nella capitale londinese sarà del 50%: nonostante i timori e l’incertezza che si porta con sé lo scenario di Brexit “il Regno Unito resta uno dei posti migliori in cui stare per un’azienda tecnologica”, ha spiegato Nicola Mandelsohn, la top manager al timone di Facebook in Gran Bretagna. Contestualmente ha annunciato anche una nuova sede nell’effervescente e creativo quartiere di Fitzrovia.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.