Fed alza i tassi per la prima volta dalla crisi
È la fine dell’era dei tassi zero. Come atteso da tutti, la Federal Reserve ha alzato i tassi guida di 25 punti base. È il primo rialzo degli interessi in quasi un decennio. Dopo anni di denaro facile – il costo era fermo allo 0-0,25% da dicembre 2008 – la banca centrale Usa ha deciso all’unanimità di cambiare strategia. Le politiche espansive continuano, tuttavia, e la numero uno della banca centrale fa sapere che monitorerà con attenzione le condizioni globali dell’economia e negli Stati Uniti il mercato del lavoro e l’inflazione.
I mercati reagiscono bene, con l’azionario che allunga, estendendo i guadagni della mattinata newyorchese. Gli indici S&P 500 e Dow Jones avanzano di più di un punto percentuale a Wall Street. Particolarmente bene fa il paniere delle blue chip, che si è issato ai massimi di seduta.
Janet Yellen ha detto che rimandare ulteriormente l’appuntamento con la stretta monetaria, la prima dal 29 giugno 2006, rischierebbe di portare un ciclo di rialzi dei tassi troppo brusco più avanti. Come a dire che il ritmo del percorso di irrigidimento monetario sarà graduale. L’euro guadagna lo 0,66% a 1,099 dollari.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.