Fed: due membri suggeriscono ulteriori aumenti dei tassi
Due rappresentanti della Fed hanno dichiarato che la banca centrale potrebbe dover alzare ulteriormente i tassi di interesse per domare le pressioni inflazionistiche, che in alcuni settori non mostrano segni evidenti di attenuazione.
Christopher Waller ha affermato venerdì che l’inflazione complessiva è stata “ridotta a metà” rispetto al picco dello scorso anno, ma i prezzi al netto di alimentari ed energia sono rimasti pressoché invariati negli ultimi otto o nove mesi.
“Stiamo osservando che i tassi di politica monetaria hanno effetti su alcune parti dell’economia. Il mercato del lavoro rimane solido, ma l’inflazione di base non si muove e ciò richiederà probabilmente un ulteriore inasprimento per cercare di farla diminuire”.
In un evento separato, il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha affermato che l’inflazione rimane “troppo alta” e “ostinatamente persistente”, aggiungendo che l’obiettivo rimane il 2% di inflazione e che è disposto a fare di più per raggiungerlo se i dati ne dimostreranno la necessità.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.