Fed: per i funzionari servono altri aumenti dei tassi
Nelle ultime ore sono intervenuti alcuni esponenti della Fed, tra cui il vicepresidente Michael Barr, che ha dichiarato: “Abbiamo fatto molti progressi nella politica monetaria nell’ultimo anno. Direi che siamo vicini all’obiettivo, ma abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare”.
Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, ha sottolineato la probabile necessità di ulteriori aumenti dei tassi nel corso dell’anno per riportare l’inflazione su un percorso sostenibile al 2%.
Analogamente, Loretta Mester, a capo della Federal Reserve di Cleveland, ha espresso un parere concorde con la previsione mediana dei funzionari della Fed per altri due aumenti dei tassi. “Per garantire che l’inflazione ritorni su un percorso sostenibile e tempestivo verso il 2%, ritengo che i tassi debbano aumentare ulteriormente rispetto al livello attuale e poi rimanere su quel livello per un po’ di tempo, mentre accumuliamo maggiori informazioni sull’evoluzione dell’economia”, ha dichiarato.
La Fed ha mantenuto stabili i tassi d’interesse a giugno, dopo aver continuato ad aumentarli per dieci riunioni consecutive, raggiungendo un range tra il 5% e il 5,25%. La maggior parte dei responsabili politici prevede un ulteriore aumento dei tassi di mezzo punto percentuale entro la fine dell’anno, secondo le proiezioni rilasciate dopo la riunione di giugno.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.