Fed: tutto pronto per rialzo tassi a dicembre. Yellen: non possiamo più aspettare
La Federal Reserve è pronta. La presidente della banca centrale statunitense ritiene “appropriato intervenire relativamente presto” per alzare il costo del denaro. Per difendere la sua posizione, che peraltro è condivisa dal resto del mercato nonostante la mina vagante costituita dall’elezione alla presidenza Usa di Donald Trump, Janet Yellen ha citato i possibili pericoli rappresentati da un ulteriore temporeggiamento. Yellen parlerà davanti alla Commissione Economica del Congresso oggi alle 10 ora locale, ma il contenuto del suo intervento è già stato diffuso.
Se alzerà i tassi di interesse guida nella riunione di politica monetaria del prossimo mese, come ormai è da dare per scontato a meno di grosse sorprese dal fronte macroeconomico, la Fed imporrà così la seconda stretta monetaria in dieci anni di tempo dopo quella annunciata a dicembre dell’anno scorso.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.