Fed: risultati stress test banche Usa il 28 giugno
La Fed ha annunciato che i risultati degli stress test bancari annuali saranno resi noti il 28 giugno. Questi test rappresentano uno strumento di supervisione utilizzato per determinare se le banche dispongono di capitale adeguato per assorbire eventuali perdite, permettendo loro di erogare prestiti a famiglie e imprese anche durante una grave recessione.
I test di stress valutano la resilienza delle banche stimando le perdite, i ricavi netti e i livelli di capitale – che rappresentano un cuscinetto contro le perdite – in uno scenario ipotetico di recessione. Lo scenario previsto quest’anno include un’ipotetica grave recessione globale con un aumento delle tensioni nei mercati immobiliari commerciali e residenziali. Inoltre, è stato introdotto uno shock di mercato esplorativo aggiuntivo per le banche più grandi, al fine di testarle di fronte a maggiori pressioni inflazionistiche.
Le banche soggette agli stress test della Fed sono quelle con attività consolidate pari o superiori a 100 miliardi di dollari, con le banche più grandi tenute a partecipare annualmente e quelle con attività comprese tra 100 e 250 miliardi di dollari ogni due anni. Quest’anno, 23 istituti bancari sono stati valutati in base allo scenario ipotetico di recessione globale.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.