Fed, Rosengren: rialzo dei tassi sia “senza fretta”
I rialzi dei tassi, previsti nel corso del 2016 dalla Federal Reserve dovrebbero procedere “senza fretta”, è questa l’opinione di Eric Rosengren, predidente della Fed di Boston. Fra le ragioni di dubbio sono comprese le turbolenze sui mercati internazionali e il timore che possano ripercuotersi sul livelli d’inflazione statunitense. Secondo Rosengren le stesse previsioni sull’economia americana, dati gli attuali prezzi del petrolio andrebbero riviste al ribasso.
“Se l’inflazione è più lenta nel suo ritorno al target, la normalizzazione della politica monetaria dovrebbe essere fatta senza fretta” ha dichiarato il policymaker della Fed, “un approccio più graduale è una risposta appropriata ai venti contrari provenienti dall’estero, che rallentano le esportazioni, e alla volatilità finanziaria che innalza il costo dei fondi per molte imprese”.
Breaking news
Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.