Fed taglia tassi di 50 punti base. Più fiducia in inflazione verso target 2%
Il grande annuncio sui tassi Usa è finalmente arrivato: nella serata italiana di ieri, la Fed di Jerome Powell ha annunciato una sforbiciata pari a 50 punti base, che ha portato i tassi a scendere al nuovo range compreso tra il 4,75% e il 5%, rispetto al precedente livello compreso tra il 5,25% e il 5,5%.
“La Commissione ha raggiunto un livello di maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”, e reputa che i rischi per il raggiungimento dei target di inflazione e di occupazione siano all’incirca in una condizione di “equilibrio” (in precedenza nel comunicato della Fed si leggeva che i rischi continuavano a muoversi verso una condizione di “migliore equilibrio”).
Al di là dei tagli di emergenza annunciati nel 2020, all’inizio della pandemia Covid-19, l’ultima sforbiciata ai tassi di 50 punti base da parte della Fed risale al 2008, durante la crisi finanziaria globale.
Breaking news
Wall Street apre in positivo con il Nasdaq spinto da Broadcom. Dopo una settimana altalenante, il Dow Jones mostra segnali di ripresa e il Nasdaq si avvia a chiudere una settimana positiva grazie alla performance di Broadcom, che supera i mille miliardi di capitalizzazione grazie all’intelligenza artificiale.
La Bundesbank ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL della Germania per quest’anno e il prossimo, evidenziando problemi strutturali e venti contrari che stanno influenzando l’economia tedesca. Le nuove stime prevedono una contrazione dello 0,2% nel 2023 e una crescita limitata allo 0,2% nel 2024.
La Banca d’Italia ha aggiornato le previsioni di crescita del PIL per il 2024 al +0,5%, considerando le giornate lavorative.
A novembre, i prezzi import-export negli Stati Uniti hanno mostrato un aumento, con i prezzi import in crescita dello 0,1% rispetto al mese precedente e un incremento annuale dell’1,3%. I prezzi export, invece, hanno mantenuto una variazione nulla, registrando un aumento dello 0,8% su base annua, secondo i dati del Bureau of Labour Statistics.