07:09 giovedì 19 Settembre 2024

Fed taglia tassi di 50 punti base. Più fiducia in inflazione verso target 2%

Il grande annuncio sui tassi Usa è finalmente arrivato: nella serata italiana di ieri, la Fed di Jerome Powell ha annunciato una sforbiciata pari a 50 punti base, che ha portato i tassi a scendere al nuovo range compreso tra il 4,75% e il 5%, rispetto al precedente livello compreso tra il 5,25% e il 5,5%.

“La Commissione ha raggiunto un livello di maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%”, e reputa che i rischi per il raggiungimento dei target di inflazione e di occupazione siano all’incirca in una condizione di “equilibrio” (in precedenza nel comunicato della Fed si leggeva che i rischi continuavano a muoversi verso una condizione di “migliore equilibrio”).

Al di là dei tagli di emergenza annunciati nel 2020, all’inizio della pandemia Covid-19, l’ultima sforbiciata ai tassi di 50 punti base da parte della Fed risale al 2008, durante la crisi finanziaria globale.

Breaking news

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Wall Street apre in rialzo: Nasdaq guadagna lo 0,50%

Wall Street apre in positivo con il Nasdaq spinto da Broadcom. Dopo una settimana altalenante, il Dow Jones mostra segnali di ripresa e il Nasdaq si avvia a chiudere una settimana positiva grazie alla performance di Broadcom, che supera i mille miliardi di capitalizzazione grazie all’intelligenza artificiale.

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Germania, la Bundesbank rivedere al ribasso le stime di crescita per il 2024 e 2025

La Bundesbank ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL della Germania per quest’anno e il prossimo, evidenziando problemi strutturali e venti contrari che stanno influenzando l’economia tedesca. Le nuove stime prevedono una contrazione dello 0,2% nel 2023 e una crescita limitata allo 0,2% nel 2024.

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La Banca d’Italia ha aggiornato le previsioni di crescita del PIL per il 2024 al +0,5%, considerando le giornate lavorative.

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USA, prezzi import-export in crescita a novembre 2024

A novembre, i prezzi import-export negli Stati Uniti hanno mostrato un aumento, con i prezzi import in crescita dello 0,1% rispetto al mese precedente e un incremento annuale dell’1,3%. I prezzi export, invece, hanno mantenuto una variazione nulla, registrando un aumento dello 0,8% su base annua, secondo i dati del Bureau of Labour Statistics.

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