Trump, nuovo attacco alla Fed: con tassi più bassi il Pil Usa salirebbe del 5%
Nuovo attacco alla Fed da parte di Donald Trump, che via Twitter ha accusato i tecnici della banca centrale americana di incompetenza. Secondo Trump una politica monetaria più espansiva avrebbe portato il Pil americano a crescere fino al 5%.
“Nonostante una Federal Reserve che non sa cosa stia facendo – avendo alzati i tassi troppo velocemente e fatto un inasprimento su larga scala, 50 miliardi al mese – siamo sulla buona strada per avere uno dei migliori mesi di giugno nella storia degli Stati Uniti. Pensate a cosa sarebbe potuto succedere se la Fed avesse agito bene. Migliaia di punti in più sul Dow e Pil su del 4 o anche 5 [percento]”, ha twittato Trump. “Ora si impuntano, come un bambino testardo, quando avremmo bisogno di tagli dei tassi, e allentamento, per compensare ciò che altri paesi stanno facendo contro di noi. Hanno rovinato tutto!”
Despite a Federal Reserve that doesn’t know what it is doing – raised rates far too fast (very low inflation, other parts of world slowing, lowering & easing) & did large scale tightening, $50 Billion/month, we are on course to have one of the best Months of June in US history…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 24 giugno 2019
….Think of what it could have been if the Fed had gotten it right. Thousands of points higher on the Dow, and GDP in the 4’s or even 5’s. Now they stick, like a stubborn child, when we need rates cuts, & easing, to make up for what other countries are doing against us. Blew it!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 24 giugno 2019
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.