Ferrari mette il turbo nel 2016. Ricavi: tasso di crescita quasi a due cifre
Nell’ultimo campionato di Formula 1, la Ferrari si è dovuta accontentare di un terzo posto nella classifica costruttori, dietro a Mercedes e Red Bull. Ma l’appeal delle auto della casa di Maranello è cresciuto nel corso dell’anno. Sono numeri molto buoni quelli registrati dalla Ferrari nel 2016, che si avvia quest’anno a festeggiare 70 anni. Le consegne totali hanno raggiunto le 8.014 unità, con un aumento di 350 unità (+4,6%) e i ricavi netti sono cresciuti dell’8,8% (+9,4% a cambi costanti), attestandosi a 3,105 miliardi.
L’utile netto 2016 è aumentato del 38% a 400 milioni, l’utile netto adjusted del 37,1% a 425 milioni. L’ebitda adjusted ammonta a 880 milioni, con un margine che si colloca attualmente al28,3% (30% al netto delle coperture valutarie), l’ebit adjusted a 632 milioni, con un incremento del margine pari a 380 punti base a 20,4% (22,2% al netto delle coperture valutarie). Quanto all’indebitamento industriale netto, è sceso a 653 milioni. Per quanto riguarda i dividendi, la società intende distribuire ai possessori di azioni ordinarie 0,635 per azione ordinaria, corrispondente alla distribuzione complessiva agli azionisti di circa 120 milioni.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.